Manca poco all’inizio nuovo anno scolastico 2023/2024 che porterà diverse novità per la scuola. Fra queste, c’è grande attesa per l’introduzione dei docenti tutor e orientatore nelle scuole.
Da settembre infatti saranno operativi circa 50.000 docenti tutor e orientatori, che aiuteranno gli studenti di circa 70.000 classi dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado. Lo scopo, come più volte sostenuto dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è quello di aiutare gli studenti in difficoltà e a tirar fuori i loro talenti.
I docenti interessati a ricoprire l’incarico hanno presentato la propria candidatura tramite la scuola di titolarità entro lo scorso 31 maggio. Circa 56mila le domande pervenute. Nello specifico, su 2.734 istituzioni scolastiche interessate, ben 2.728 (il 99,8% del totale) hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi per queste nuove posizioni, che comprendono 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori.
Il docente tutor è un insegnante che ha il compito di supportare gli studenti nella loro crescita personale e formativa, aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi e sviluppando le loro competenze. In particolare, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, il docente tutor ha due attività principali:
Il docente orientatore avrà il compito di favorire le attività di orientamento per aiutare gli studenti a fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, tenendo conto dei diversi percorsi di studio e lavoro e delle varie opportunità offerte dai territori, dal mondo produttivo e universitario. Questo approccio deve essere fatto rispettando l’autonomia degli istituti scolastici, degli studenti e delle loro famiglie.
I requisiti per diventare docente tutor e orientatore indicati dal Ministero sono:
Attenzione: il Ministero consiglia di attenersi a tali requisiti che non sono obbligatori: i criteri per selezionare i docenti tutor e orientatore sono stabiliti dal collegio docenti che possono riproporre in parte o completamente i criteri suggeriti dal Ministero oppure possono anche discostarsene del tutto.
Naturalmente i criteri dovranno essere utilizzati qualora ci sia un numero di insegnanti formato superiore al numero minimo di docenti tutor previsto dal Ministero nell’allegato B, in quanto legato alla retribuzione considerata ottimale rispetto al lavoro da svolgere.
Il Collegio docenti
Va anche detto che, conclusa la formazione, non ci sarà nessun obbligo per i docenti di accettare l’incarico. Magari sono cambiate le condizioni che avevano consentito la presentazione della domanda o sono insorte altre problematiche prima non presenti.
Il Ministero ha risposta alla domanda posta dalle scuole: uno stesso docente può svolgere sia la funzione di tutor che quella di orientatore?
In linea generale la risposta è negativa. Pur essendo comune la prima parte della formazione infatti, il ruolo sarà diverso e soprattutto si tratta di due figure che dovranno lavorare in stretta sinergia e supporto.
E’ previsto un primo modulo di 20 ore, curato da INDIRE.
Il Ministro prevede di avviare anche un riconoscimento, in termini di punteggio, per il docente tutor e orientatore. Non solo per le graduatorie interne di istituto, ma anche per la mobilità (i trasferimenti dei docenti di ruolo) per incarico sostenuto per un triennio. Si tratta di una direttiva che entrerà a far parte come proposta dell’Amministrazione nella piattaforma sulla mobilità durante la contrattazione con i sindacati per la stesura del Contratto di mobilità 2024/25.