Federica Ermete30 Aprile 2023
Ormai da alcuni anni, in Italia la plastica compostabile comincia ad essere piuttosto diffusa. Viene infatti utilizzata per la produzione di molti prodotti d’uso comune, come i sacchetti per frutta e verdura, le borsine della spesa, bicchierini e tovagliolini usa e getta. In questo articolo andremo a spiegare nel dettaglio che cos’è la plastica compostabile, dove va buttata e perché è così importante smaltirla in maniera corretta ai fini dell'economia circolare.
Cos’è la plastica compostabile
La plastica compostabile è un materiale, simile alla plastica, ma che è costituito da elementi naturali come ad esempio il mais. Inserita in un sistema di compost, la plastica compostabile, nell’arco di 3 mesi si decompone quasi totalmente (90%). Ha quindi un tempo di decomposizione molto più rapido rispetto a quello della plastica biodegradabile che ci impiega invece 6 mesi.
La plastica compostabile è una plastica certificata conforme allo standard europeo EN 134321 per quanto riguarda gli imballaggi, e allo standard europeo EN 14995 per tutti gli altri manufatti diversi dagli imballaggi.
Dalla decomposizione della plastica compostabile si ottiene il compost maturo, ricco di sostanze nutritive utili nel settore dell’agricoltura.
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